Il Consiglio dei Ministri ha approvato, il 2 ottobre, il nuovo decreto flussi in materia di immigrazione. Sui contenuti interviene Annalisa Colombo, responsabile dell’Ufficio Migranti della CGIL di Bergamo.
“Da alcuni mesi, a fronte delle irregolarità emerse all’interno della procedura dei flussi d’ingresso dei lavoratori stranieri, si è molto parlato della necessità di rivederla con l’intento di semplificarla, accelerarla e renderla più sicura. Quello che ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato allarga però di molto lo spettro delle azioni previste che investiranno in modo drammatico, ancora una volta, i richiedenti protezione internazionale, con un’ulteriore restrizione dell'accesso alle procedure funzionale all'attuazione delle scelte che sono state compiute in questo ultimo anno e mezzo a partire dal cosiddetto Decreto Cutro”.
“Sottolineiamo, oltre alle nuove disposizioni tecniche e procedurali per il rilascio dei nulla osta ai lavoratori assunti attraverso il decreto flussi le cui presunte migliorie andranno verificate, il carattere restrittivo, punitivo e invasivo delle norme che riguardano l’accesso ai dispositivi mobili, le limitazioni alle attività di ricerca e soccorso in mare e le procedure in frontiera (come, per esempio, il trattenimento per la mancata consegna del passaporto o altro documento equivalente o il non avere prestato adeguata garanzia finanziaria)” prosegue Colombo. “Ancora, sottolineiamo l’assenza di qualsiasi prospettiva di regolarizzazione di persone già presenti sul territorio nazionale costrette a vivere di espedienti, nel migliore dei casi lavorando in nero, poiché non provvisti di un titolo di soggiorno. Ne abbiamo avuto esperienza diretta in questi giorni seguendo la vicenda della sicurezza alla stazione di Bergamo”.
“È proprio in un quadro di interventi restrittivi che si inseriscono le modifiche delle procedure dei flussi d'ingresso che agiranno già sul decreto previsto nel 2025. È previsto uno snellimento delle procedure con il rafforzamento della precompilazione della domanda di nulla osta, articolata per periodi dell’anno a seconda dei diversi settori di attività economica ai quali corrispondono i diversi click day. Inoltre, si annunciano sia l'inserimento di alcuni controlli per la conferma della volontà delle aziende, che l'esclusione di queste dalle procedure se non hanno dato corso all'attivazione dei rapporti di lavoro”, aggiunge la sindacalista, che poi conclude: “Si prevede il rilascio del permesso di soggiorno per protezione sociale per gli stranieri vittime di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, un tema che la CGIL ha posto da molto tempo per favorire il contrasto allo sfruttamento lavorativo. Un provvedimento che valuteremo con attenzione in termini di effettività”.