Nessun margine di apertura alle richieste economiche e normative avanzate dal sindacato, che anzi lamenta il “mancato rispetto del ruolo dei delegati delle Rsu”: alla CCFC Centro Costruzioni Furgonature Containers di Lallio, FIOM-CGIL, FIM-CISL e le Rsu in assemblea hanno deciso di proclamare uno sciopero per venerdì 10 maggio.
In quest’azienda metalmeccanica specializzata nella produzione e riparazione di container speciali, rimorchi e semirimorchi, la mobilitazione durerà per l’interno turno di lavoro e riguarderà non solo i 40 dipendenti diretti, ma anche la decina in somministrazione, alle dipendenze dell’agenzia Temp Job. In mattinata a partire dalle 7.30 si terrà un presidio ai cancelli di via Sforzatica 25.
All’inizio del 2023 la CCFC è stata acquisita dal gruppo francese Modalis (Mei), che opera nel comparto del noleggio, del commercio e della consulenza per il trasporto intermodale e lo stoccaggio mobile.
“Da tempo chiediamo un confronto con la direzione italiana sul riconoscimento di corretti livelli di inquadramento dei lavoratori e anche per un aumento dei ticket restaurant, senza mai ottenere nulla dall’azienda” ha spiegato all’uscita dall’assemblea Paola Guerini della FIOM-CGIL di Bergamo. “A complicare rapporti già tesi, c’è anche la presenza di un sistema di videosorveglianza, che l’azienda vorrebbe tra l’altro implementare senza fondati motivi, ma che noi consideriamo illegittimo”.
Da quattro anni la CCFC si trova in concordato preventivo con continuità aziendale, ma è stata nel frattempo salvata dal rischio di fallimento. Come si legge nell’ultima relazione del Commissario Giudiziale risalente allo scorso marzo, dall’apertura della procedura (in pre-concordato preventivo dal gennaio 2020, con omologa del piano concordatario avvenuta nel maggio 2021) l’azienda ha “registrato modificazioni significative, sia negli assetti proprietari che organizzativi oltre che nelle fonti di finanziamento”.