Nasce dalla volontà di avviare un confronto interdisciplinare sul tema della violenza di genere, il libro curato da Barbara Pezzini, professoressa di Diritto Costituzionale dell’Università degli Studi di Bergamo, e Anna Lorenzetti, professoressa associata del medesimo ateneo: in occasione della Giornata internazionale dedicata a questo tema, il volume, dal titolo “La violenza di genere dal Codice Rocco al Codice Rosso. Un itinerario di riflessione plurale attraverso la complessità del fenomeno” verrà presentato lunedì 22 novembre, alle ore 18, nella sala del Mutuo Soccorso di via Zambonate 33 a Bergamo.
L’iniziativa, a cui parteciperanno entrambe le curatrici, è organizzata dal Coordinamento Donne della CGIL di Bergamo, in collaborazione con la biblioteca “Di Vittorio”.
Il volume contribuisce a costruire un itinerario plurale incrociando le coordinate temporali del fenomeno (dal Codice Rosso al Codice Rosso), disciplinari e anche concretamente operative.
“In questo incontro cercheremo di focalizzare la conversazione sul tema della violenza di genere nei luoghi di lavoro con particolare riferimento alle molestie sessuali e sul linguaggio e le ‘narrazioni tossiche’ che permeano molti contesti sociali e professionali” ha spiegato oggi Annalisa Colombo, segretaria della CGIL di Bergamo e responsabile del Coordinamento Donne del sindacato. “Per capire la pregnanza dell’argomento, ecco qualche dato: nell’audizione del 27 settembre 2017 il Presidente dell’ISTAT riporta che le donne che hanno subito molestie o ricatti sessuali sul luogo di lavoro nel corso della loro vita lavorativa risultano essere un milione e mezzo circa. L’80% non ne ha mai parlato con nessuno; lo 0,7% ha fatto ricorso alle forze dell’ordine; il 34% ha cambiato lavoro pur di sottrarsi alle molestie. L’11% ha subito licenziamento per il fatto di non essersi sottomesse. L’1,4% ha dichiarato di essere sottostata al ricatto. L’incontro cercherà di inquadrare il tema dal punto di vista normativo. Fornirà alcuni strumenti di intervento, dalla tutela giurisdizionale a quella interna all’ente o all’azienda, passerà in rassegna i punti di criticità, come i pregiudizi sulla vittima e la sua svalorizzazione e fornirà alcuni spunti conclusivi sulle strategie di contrasto alle molestie”.