Anche acquisti fuori dai locali commerciali, se proposti da venditori privi di scrupoli, possono fare molto male. Sia in termini economici, sia per il pericolo di perdita di fiducia nelle proprie capacità e la conseguente disistima.
Federconsumatori apprezza le iniziative che le diverse forze dell’ordine mettono in campo per prevenire le truffe agli anziani. Sono azioni lodevoli anche se spesso risultano insufficienti a evitare i danni da vendite aggressive.
La linea di demarcazione tra il fare un acquisto inutile, di solito eccessivamente costoso, e subire una truffa è sottile. A volte basta che i contratti fatti stipulare siano formalmente corretti per evitare ai “professionisti” del convincimento di essere denunciati per truffa.
Per fare alcuni esempi riportiamo una tabella, riferita a interventi di Federconsumatori nel corrente anno, con indicati i prodotti venduti e i prezzi praticati. Si tratta di contratti “regolari”, dai quali si potuto recedere in quanto i parenti degli acquirenti si sono resi conto di quanto fosse eccessivo l’impegno sottoscritto in cambio di dubbia corrispondenza tra il prezzo e il valore della merce.
A questo si aggiunga che in alcuni casi i prodotti venduti sono proposti come “medicali”, senza una diagnosi medica della Persona che li dovrebbe usare.
Siccome non possiamo sapere la vastità del fenomeno, riterremmo utile se le Forze dell’Ordine, alle quali possiamo fornire l’elenco delle ditte che operano sul territorio, verificassero i contratti stipulati. Riteniamo sarebbe un buon deterrente.